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22 set 2011

I bambini amano disegnare


Nel disegno il bambino proietta tutto il suo mondo interiore: i suoi bisogni, le sue gioie, le sue sicurezze, le sue paure.
Attraverso il disegno il bambino racconta vicende reali o immaginarie, trasfigura la realta' e la fa sua.
Il disegno e' un gioco, un divertimento tranquillo, che si puo' fare da soli o con altri e che, come tutti gli altri giochi, viene fatto con la serieta' e con l'impegno che contraddistinguono tutte le attivita' infantili.

Nell'approcciare le discipline artistiche per il nuovo anno scolastico, trovo utile rispolverare le intramontabili teorie della Lowenfeld e di Luquet, pionieri dello studio dello sviluppo artistico-cognitivo nell'infanzia.

Margaret Lowenfeld (1890-1973) pioniera e fondatrice della sandplay therapy, individua alcune fasi di sviluppo del disegno, corrispondenti alle fasi dello sviluppo psicomotorio del bambino.

Georges-Henry Luquet (1876-1965), storico e filoso francese autore de 'Le dessin enfantin', insostituibile testo di riferimento negli studi sull'argomento.
In questa luce si possono riassumere schematicamente i diversi stadi e competenze artistico-cognitive dei bambini secondo il seguente schema:

1. Lo stadio dello scarabocchio Lowenfeld (2/4 anni ).
2. Stadio preschematico Lowenfeld (4-7 anni )
3. Fase del realismo mancato. Teoria del disegno secondo Luquet filosofo e storico francese.
4. Stadio schematico Lowenfeld (6-8 anni).
5. Fase del realismo intellettuale Luquet ( 5-8 anni).
6. Stato del realismo nascente Lowenfeld (8-11 anni).
7. Realismo visivo Luquet (8-9 anni).


Primo stadio: Lo stadio dello scarabocchio Lowenfeld

"Il primo tentativo di disegnare del bambino , puo' essere molto importante non solo per il bambino stesso, quale suo primo simbolo di espressione, ma anche per l'adulto, sensibile e consapevole, il quale puo' vedere in questi segni il primo sforzo individuale di esprimere se stesso.
Quei primi segni, e il modo in cui saranno accolti dagli adulti possono avere molta importanza per il successivo sviluppo del bambino. Gli adulti, spesso prestano scarsa attenzione ai primi tentativi artistici dei fanciulli. Anche la parola stessa scarabocchio, puo' suggerire l'idea di una perdita di tempo, o per lo meno di una mancanza di contenuto. In realta' e' proprio vero il contrario."

Lowenfeld distingue lo scarabocchio disordinato da quello controllato.
Il primo e' costituito da disegni fatti sulla carta che possono andare in molte direzioni.
Nel bambino, evidentemente, prevale la motricita' sul controllo visivo, come puro piacere funzionale.
Lo stadio dello scarabocchio controllato, implica gia' un' attivita' di coordinazione motoria e la vista comincia ad avere un ruolo preciso.
Il bambino mostra di saper disegnare forme circolari oppure in ogni caso chiuse e staccate fra di loro. Questo autorizza a parlare di auto espressione del bambino.


Stadio preschematico Lowenfeld

Quando appare il testa-piedi, l'omino, cioe', tutto testa e gambe, si entra nello stadio pre-schematico del disegno infantile.
" L'uomo viene raffigurato, tipicamente, con un cerchio che rappresenta la testa, e due linee verticali, che significano le gambe, o il corpo. Non c'e' da stupirsi che il primo soggetto riprodotto sia la persona umana. L'importanza delle persone nei disegni infantili resta evidente lungo tutto il periodo dell'infanzia."

Dopo lo schema umano, si va delineando, man mano, quello di altri oggetti. Lo spazio che ne deriva e' un' entita' collegata con il corpo del bambino.
"A prima vista sembra che gli oggetti tendano a venire disposti nello spazio in maniera puramente casuale. Non di meno, un esame piu' approfondito rivelera' che il fanciullo concepisce lo spazio come cio' che lo circonda. Egli non si vede come un essere che poggiai piedi sulla terra, circondato da oggetti che hanno una precisa disposizione spaziale.
Per il fanciullo non esiste alcun rapporto spaziale che prescinda dalla considerazione che egli ha di se stesso come di un centro. Egli concepisce dunque lo spazio come ruotante intorno a se stesso."

La motivazione artistica che interessa i bambini di questa eta' e' data sopratutto dalle esperienze vissute sia fisicamente , sia con la fantasia, sia con le relazioni con l'ambiente. L'uso del colore in questa fase e ' arbitrario, e quindi non naturalistico, e direttamente legato alle emozioni del bambino.

Fase del realismo mancato -Luquet

E' la fase che interessa, in linea di massima, l'eta' che va dai quattro ai sei-sette anni.
Come si puo' notare, il Liquet continua ad usare il termine realismo per parlare del disegno del bambino:
"Nessun termine quanto quello di realismo si addice meglio alla caratterizzazione del disegno infatile nel suo insieme, il quale e ' realistico anzitutto in rapporto alla natura dei motivi e dei soggetti che sceglie."
La fase del realismo mancato comincia con l'immagine intenzionale; tuttavia, alla realizzazione realistica si frappongono, nei vari tentativi del bambino di rappresentare un oggetto o una persona, alcuni ostacoli, che per Luquet, sono tipici di questa fase.

Il primo di questi ostacoli e' dato dalla maldestrezza grafica, sicuramente legata a fattori motori, che spesso portano il bambino a disegnare cose diverse da quelle che si era proposte. Un secondo ostacolo e' dato dalla discontinuita' e dall' esauribilita' dell' attenzione. Il bambino allora, nel corso dell' attivita' grafica, si disperde facilmente, dimenticando di produrre molti elementi che pure aveva annunciati. Un terzo importante ostacolo e' dato dall'incapacita' di sintesi, che porta il piccolo disegnatore all'inesattezza delle proporzioni e delle dimensioni degli oggetti, e alla mancanza di coordinazione fra le varie parti del disegno. Le reazioni spaziali interessano i rapporti di inclusione, di posizione, di esclusione, dati , che come sappiamo, verranno poi descritti dal Piaget in termini di spazio topologico.

Stadio schematico Lowenfeld

Questo stadio e' caratterizzato dalla comparsa di schemi grafici ben definiti per ciascun oggetto che sono legati al concetto che il bambino se ne fa. I vari schemi grafici sono strettamente individuali e cambiano in relazione allo sviluppo intellettuale.
"E' possibile distinguere facilmente i disegni di un bambino da quelli di un altro, osservando semplicemente le singole rappresentazioni schematiche. Un soggetto puo' possedere uno schema estremamente misero del proprio ambiente, mentre un altro puo' averne un concetto assai ricco. Osservando queste differenze siamo in grado di conoscere piu' a fondo la sensibilita'e la consapevolezza del fanciullo nei confronti del suo ambiente".
Un importante elemento che caratterizza i disegni di questa fase e' dato dalla linea di base.
"La linea di base appare come l'espressione del fatto che il fanciullo ha ormai conseguito una precisa consapevolezza dei suoi rapporti con l'ambiente".
Per indicare il fenomeno della trasparenza, poi, Lowenfeld usa l'espressione disegni a raggi X .
In questo stadio, abbiamo una convenzionalizzazione del colore: il cielo e' sempre blu, l'erba e' sempre verde, i tetti delle case sono sempre rossi, si vanno estendendo, anche, largamente, i " raporti topologici".

Fase del realismo intellettuale Luquet

"Nel bambino il realismo intellettuale puo' essere spinto sino al punto da indurlo a rappresentare non solo gli elementi concreti non visibili, ma persino gli elementi astratti esistenti soltanto nella sua mente. Il realismo intellettuale, quindi, si differenzia dalle altre fasi per il suo carattere piu' marcatamente conoscitivo, in quanto rappresenta sia gli elementi visibili che quelli nascosti di un oggetto. Un' altra caratteristica tipica di questa fase e' data dalla trasparenza, che " consiste nel rappresentare alcuni elementi come se quelli da cui sono nascosti, divenuti trasparenti, li rendessero visibili".

Anche il ribaltamento appare in questa fase. Esso consiste appunto nel ribaltare sul piano del foglio, in varie direzioni, le parti di una figurazione. Con il ribaltamento si puo' notare il cambiamento di punto di vista.
Dopo aver rappresentato l'insieme dell' oggetto dal punto di vista che ne fa risaltare il maggior numero possibile di elementi essenziali, il bambino per disegnare gli altri dettagli sceglie per ciascuno il punto di vista da cui e' possibile individuare la sua forma esemplare; gia' la combinazione tra ribaltamento e rappresentazione in piano ne e' un esempio significativo e lo stesso ribaltamento puo' considerarsi un cambiamento di punto di vista, poiche' fa, in un senso, ruotare le parti verticali per rappresentarle in tutta la loro estensione pur lasciando loro lo stesso posto relativo all'insieme.

Stato del realismo nascente Lowenfeld

Lo sviluppo ormai completo dell' intelligenza, che il Piaget definisce operatoria, permette al bambino il superamento del precedente schematismo grafico in una notevole varieta' di formulazioni figurali.
Sono ormai scomparse le trasparenze, i ribaltamenti le esagerazioni. L'acquisizione dei rapporti spaziali euclidei permette anche la realizzazione dello spazio tridimensionale.
Compaiono le varie sfumature di uno stesso colore.

Realismo visivo Luquet

E' la fase in cui il bambino di ormai otto nove anni, conforma gli schemi grafici all'apparenza visivo fenomenica, alla fine dell' realismo intellettuale. Il bambino ha ormai acquisito una spazialita' proiettivo-euclidea. Questi fenomeni, tuttavia, non sono immediati, anzi si notano spesso dei ritorni a manifestazioni di realismo intellettuale, come i ribaltamenti e le trasparenze che possono tuttavia coesistere col realismo visivo.

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