Gli articoli di ArtArtù

6 ago 2011

Gli oggetti dei bambini

"Le cose costituiscono il nostro orizzonte: è per loro tramite che nasciamo al mondo. Attraverso le cose il mondo si offre al nostro sguardo e al nostro operare.
Cosa è tutto ciò che esiste, compreso noi stessi.
"
Porto qui alla tavola di Artù questo estratto dal testo di semiotica del design di Eleonora Fiorani, 'Il mondo degli oggetti' (Editori di Comunicazione-Lupetti 2001) in cui si analizza la natura funzionale e metaforica del nostro rapporto con gli oggetti per traslarlo nella sfera dell'educazione all'arte dei bambini.

Nella sua innata attitudine all'animismo, il bambino che verrà stimolato con "oggetti artistici", può forse sviluppare una visione estetica della bellezza del mondo?
E per converso, il bambino deprivato di tali stimoli e disabituato ai manufatti artistici ed originali, potrebbe dunque arrivare a costruire un'immagine estetica conformistica e disneyana?

La responsabilità dell'educatore che "ciba" l'allievo con immagini e oggetti inappropriati o di scarso stimolo credo sia comunque relativa.
La realtà mette a disposizione dei più piccoli una caleidoscopica rassegna percettiva di stimoli più o meno significativi e dunque è nella "didascalia" che li accompagna che si può formare una capacità di discrimine e di sintesi.

Auspichiamo tutti un "Rinascimento delle forme" (e della sostanza) ma proviamo a dedicare attenzione alle modalità di fruizione dei bambini con le cose, di uso comune o artistiche, come piccoli Newton alla ricerca della forza di gravità.

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